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Tesori nascosti della Tuscia: la gita sul Lago di Bolsena, una dei laghi più puliti di tutta Italia

Nell'alto Lazio, in provincia di Viterbo e a poca distanza dal confine con Toscana e Umbria, sorge il lago di Bolsena, il quinto per dimensioni in Italia: si è formato nel corso dei secoli all'interno di uno dei crateri spenti del grande complesso vulcanico Vulsinio. Se avete in programma un viaggio a Roma e desiderate conoscere qualcuna delle zone più suggestive che circondano la Capitale, non dimenticate di fare tappa sulle rive di questo lago, ricchissime di borghi incantevoli e boschi suggestivi. Splendidi i crinali dei monti Volsini, che si ergono tutt'intorno offrendo uno spettacolo davvero imperdibile. Tra i maggiori centri abitati della zona figurano Bolsena e Montefiascone, che offrono uno dei panorami più belli del lago, Marta, con il suo porticciolo e la vicina Isola Martana, Capodimonte situato su un pittoresco promontorio a picco sul lago, e ancora, Valentano, Gradoli, Grotte di Castro e altri. Insomma, se avete intenzione di passeggiare nella bella campagna laziale, programmate una gita sul lago di Bolsena: non ve ne pentirete affatto!

Il lago di origine vulcanica più grande d'Europa

Formatosi più di 300 mila anni fa in seguito al collasso della caldera principale che alimentava gli antichi vulcani dell'area, quello di Bolsena è il lago di origine vulcanica più grande d'Europa; è lambito, per buona parte della sua lunghezza, dall'antica via consolare Cassia e possiede una forma quasi ovale, due isolotti e un fiume emissario (il Marta). Grazie ai suoi 113,5 chilometri quadrati, è il quinto lago d'Italia per estensione e sorge a circa 305 metri sul livello del mare, nella parte orientale della provincia di Viterbo. La sua profondità massima è di 151 metri, mentre quella media supera di poco gli 80 metri. La linea di costa non è monotona e lineare come ci si potrebbe aspettare da un lago di origine vulcanica, ma è interrotta molto spesso da brevi penisole, utilizzate soprattutto da pescatori e bagnanti. I promontori, invece, sono pochi. Tra questi figurano il Monte Bisenzio, Punta San Bernardino, la punta di Sant'Antonio e la penisola di Capodimonte. Le rive, frequentate da centinaia di bagnanti ed escursionisti (soprattutto durante i week-end), sono caratterizzate da spiaggette brevi e placide, ideali per pescare e rilassarsi. Gli orti e i campi coltivati giungono a sfiorare il bacino lacustre in molti punti, così come gli uliveti e i vigneti che scendono dalle colline intorno. Nelle zone meno antropizzate (quella occidentale è la più selvaggia e meno abitata) si estendono fitti boschi di castagni e querce, mentre gli ampi canneti e i salici offrono rifugio ai tanti uccelli lacustri. Il lago di Bolsena è perfetto per rilassarsi e passeggiare, ma soprattutto per ammirare una natura ancora illibata, che fa eco alla pulizia delle sue acque, tra le meno inquinate d'Italia.

Ambiente e fauna

Oltre che per la sua bellezza, il lago di Bolsena è famoso anche per il fatto che è uno dei pochi bacini lacustri italiani completamente balneabili. A questo si aggiunge la possibilità di vantare un ambiente naturale completamente incontaminato, che nel corso del tempo è diventato rifugio prediletto di molte specie animali e vegetali. A rimarcare la pulizia delle sue acque contribuisce anche un vecchio detto locale utilizzato soprattutto dai pescatori, che recita: questo è il lago che si beve! La pulizia delle sue acque ha permesso un'eccezionale crescita delle specie vegetali ed animali, tra cui tantissime piante acquatiche, ormai quasi completamente assenti negli altri bacini della Penisola. Per la sua spiccata biodiversità, il lago di Bolsena è stato introdotto nella lista dei luoghi candidati a diventare siti di interesse comunitario. Tra i pesci presenti nel lago figurano la tinca, il luccio, il latterino, il cefalo, la scardola, il gambero d'acqua dolce, la lasca, il granchio di fiume, il coregone (che è anche quello più pescato) e le anguille, citate persino da Dante Alighieri nel Purgatorio. Non mancano nemmeno gli uccelli acquatici, che sostano sulle acque del lago soprattutto durante le lunghe migrazioni tra un continente e l'altro. In virtù della loro presenza, una delle attività più diffuse è il bird-watching, che conta sempre più appassionati in Italia. Qui è possibile avvistare folaghe, morette, svassi maggiori e minori, cormorani, aironi cenerini e molte altre specie tipiche del Nord Europa. Tra le specie che vi risiedono stabilmente, invece, figurano i gabbiani e una vasta comunità di cigni.

Le isole

La più grande delle due è l'isola Bisentina, che si estende su una superficie pari a 17 ettari ed è inclusa nel comune di Capodimonte. Deriva il nome dall'antica fondazione etrusca, poi diventata una fiorente città romana, di Bisenzio e conserva importanti testimonianze artistiche e storiche. Bisenzio sorgeva sulle sponde del lago e sopravvisse fino agli inizi del XIX secolo, quando fu abbandonata dai suoi abitanti a causa di una terribile epidemia di malaria. L'altra è l'isola Martana, situata proprio davanti al pittoresco centro abitato di Marta, dal quale prende il nome. È inclusa nel suo territorio comunale e si estende per poco più di 10 ettari. Secondo la tradizione avrebbe custodito le spoglie mortali di Santa Cristina, portate fin lì dai fedeli affinché non cadessero in possesso dei barbari invasori. Ma l'importanza storica di quest'isola non finisce qui. Essa, infatti, fu anche protagonista della vicenda di Amalasunta, la regina dei Goti che salì al potere in seguito alla morte del padre Teodorico: nell'aprile del 535, Amalasunta venne portata con l'inganno sull'isola e lì venne giustiziata dal cugino traditore Teodato. Per omaggiare la sua memoria, gli abitanti del luogo installarono una targa commemorativa nella zona orientale dell'isola. Proprio da questo episodio, l'imperatore Giustiniano trasse il pretesto per attaccare Teodato, dando inizio alla guerra greco-gotica, uno dei periodi più bui dell'alto medioevo. Oggi, l'isola Martana è completamente disabitata, ma un tempo ospitò un convento, sede dei monaci Agostiniani; attualmente è impossibile visitarla, essendo proprietà privata. I battelli in partenza dal porto di Bolsena e dal porticciolo di Capodimonte la circumnavigano più volte a settimana, mostrando ai turisti le splendide falesie, la vegetazione tipicamente mediterranea e i resti della villa abbandonata che ancora oggi ne domina il paesaggio.


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24/04/2020
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